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Tutto comincia con una filastrocca. Nel 1877 Thomas Edison recita "Mary Had a Little Lamb" a voce molto alta dentro la tromba di uno strano marchingegno, e qualche istante dopo si compie il miracolo: senza nessuna bocca che parli, la voce risuona da sola nella stanza, facendo trasecolare i presenti. Con il suo fonografo, Edison è il primo uomo a registrare un suono e a riprodurlo: ma la sua ricerca non si fermò qui, e nel 1915 annunciò di essere pronto a registrare per la prima volta uno spettacolo musicale dal vivo, in modo che nessuno sarebbe riuscito a distinguere l'Edison Diamond Disc da un musicista in carne e ossa. Da allora, la situazione si è curiosamente ribaltata, perché oggi musicisti e ingegneri del suono impegnano tutte le loro forze a creare l'illusione di una musica che non è mai stata suonata dal vivo. In mezzo c'è un secolo di inesausta esplorazione sonora, in equilibrio tra ciò che è reale e ciò che, invece, è ricostruito in studio. "Alla ricerca del suono perfetto" racconta la storia di questa esplorazione, dal soldato americano che monitora le trasmissioni radio naziste e casualmente scopre l'esistenza del nastro magnetico ai tecnici che sviluppano il primo format audio digitale.